L'origine della motoslitta si fa risalire all'incirca ai primi anni del Novecento.
Si tratta di un lungo processo elaborazione, non frutto di una singola mente, con lo scopo di ottimizzare la circolazione dei mezzi su neve.
Questo avvenne in primo luogo nei Paesi freddi, in particolare in America del Nord e nei Paesi Scandinavi.
Di fatto la nascita e lo sviluppo della motoslitta vanno di pari passo con quelli dell'automobile e degli aerei e spesso venivano e vengono utilizzati apparecchiature simili per ciascuno dei mezzi sopraelencati.
Già prima del XX secolo vi erano stati diversi esperimenti con biciclette modificate e dotate di pinne, con slitte a vapore ed infine dotando modelli di automobili di slitte anteriormente e di catene posteriormente.
Vi sono studi effettuati alla fine dell'Ottocento in cui si tentava la sostituzione dei traini di animali con una trazione a motore.
Questo metodo però non permetteva una forte pressione sul suolo; per questo vennero applicati i cingoli al posto delle ruote, poiché permettevano un maggior attrito, anche se occorrevano motori molto potenti che supportassero questo sistema.
In questo modo il mezzo poteva scorrere più facilmente su un terreno sdrucciolevole e morbido come è il suolo quando è ricoperto di neve.
L'applicazione di sci sulla parte anteriore del mezzo ha permesso successivamente una migliore scorrevolezza e velocità.
Attualmente la motoslitta è un mezzo diffuso in tutto il mondo ed anche in Italia si è notevolmente diffuso nelle zone montane, tanto che anche la Polizia di Stato è dotata di mezzi a motoslitta per poter muoversi velocemente nei luoghi innevati non attraversati da strade; ciò permette inoltre di soccorrere con una certa tempistica persone infortunate od incastrate nella neve nelle zone non battute di montagna.
Sempre in Italia, così come in tante altre Nazioni, viene organizzato annualmente un Campionato Nazionale di Motoslitta che si svolge sulle Alpi.
Esiste anche un Campionato Mondiale.